I BENEFICI DELLA CANNABIS LEGALE: COME CI AIUTA?

Tabella dei Contenuti

La cannabis e in generale tutti i cannabinoidi, hanno con sé un enorme bagaglio di benefici derivanti dal suo (e loro) consumo.

Questo è un argomento che abbiamo precedentemente già accennato ma senza andare del tutto fino in fondo -anche perchè non era ciò che cercavate- e quindi, dato che siete qui, crediamo fortemente sia arrivato il momento di addentrarci nelle specifiche dei cannabinoidi, andiamo dunque a scoprire tutto quanto più c’è da sapere sulla cannabis e i suoi benefici.

CANNABIS E BENEFICI: OLTRE L’AZIONE PSICOTROPA

Il principale, e più conosciuto, principio attivo della canapa sativa è il delta-9-tetraidrocannabinolo, ancor più conosciuto attraverso la sua sigla THC.

Il THC è presente in tutti i tipi di foglie della cannabis ed è secondo studi accertati il principale fattore che porta all’azione psicotropa derivata dall’assunzione.

La differenza sostanziale che è comunque necessaria sottolineare riguarda la differenziazione tra la cannabis convenzionale e la canapa light: quest’ultima è totalmente depotenziata dagli effetti del THC e questo si è rivelato a sua volta un fattore decisivo per la sua legalizzazione in Italia attraverso la Legge 242 del 2 dicembre 2016.

La sua legalizzazione ha portato comprovati benefici in tantissimi settori e anche sul singolo individuo. Basti pensare al boom degli store e al conseguente incremento della produzione agricola, oltre al più importante dei benefici, l’utilizzo della cannabis per uso medico.

Come agisce il THC sull’organismo:

Isolato per la prima volta nel 1964 da Rafael Mechoulam, Yechiel Gaoni e Habib Edery presso l’Istituto Weizmann, si è scoperto che la struttura chimica del YHC è molto simile alla struttura dell’anandamide, un endocannabinoide che interagisce con i recettori C1 e C2 e naturalmente presente nel nostro organismo.

Agisce direttamente sui recettori dei cannabinoidi concentrati nelle aree del cervello che interessano la percezione temporale, sensoriale, della memoria, del piacere, del pensiero e della coordinazione.

Grazie alla sua scoperta nel 1992, si è riusciti a osservare come questo endocannabinoide è in grado di emulare gli effetti dei composti psicoattivi appartenenti al THC della cannabis.
Da questo punto di vista quindi, si può facilmente intuire che il pacchetto di effetti benefici dati dall’assunzione di cannabis contenente THC è comunque accompagnato da una piccola percentuale di effetti indesiderati (ansia, tachicardia) che, per quanto moderati, posso sempre inficiare il quotidiano del consumatore.

CANAPA LIGHT: SI SCRIVE CBD, SI LEGGE BENEFICI TOTALI

Il secondo principio attivo più conosciuto della cannabis sativa è senza dubbio il cannabidiolo. Questo principio attivo, indicato con la sigla CBD, è stato la scoperta più importante per quanto riguarda il processo di legalizzazione della cannabis.

L’assunzione del CBD infatti, seppur mantenendo quasi le stette proprietà del THC, non induce ad azione psicotropa, restando ugualmente di facile assimilazione per l’organismo.

Lo studio approfondito di queste proprietà hanno indotto medici e ricercatori ad approfondire l’argomento spostandolo soprattutto in campo medico.

Sia il THC che il CBD sono stati e sono a oggi utilizzati per le loro proprietà antidolorifiche principalmente, ma il cannabidiolo agendo totalmente sull’organismo senza gli effetti collaterali dell’azione psicotropa, riesce quindi ad avere ampio margine di manovra e il suo utilizzo è diventato totale.

BENEFICI DELLA CANNABIS

CANNABIS LIGHT: I BENEFICI CONTRO ANSIA, DEPRESSIONE E TUMORI

Uno studio approfondito del 2006 condotto da un team di ricercatori della University of East Anglia, poi pubblicato sulla rivista Journal Of Pharmacology Experimental Therapeutics, ha dimostrato come il CBD agisce sull’organismo umano attraverso azione proapoptotica (con Apoptosi si indica in biologia una forma di morte cellulare programmata, da non confondere con la necrosi) e antiproliferativa; quest’ultima si è rivelata di fondamentale importanza grazie alla conseguente scoperta dell’azione inibitoria del CBD sulla proliferazione delle cellule tumorali.

In particolare, a essere evidenziato dallo studio della University of East Anglia, è il meccanismo cellulare con il quale il cannabidiolo agisce sulle cellule tumorali del cancro al seno, causandone la morte spontanea.

Il CBD come dicevamo, è anche utilizzato per in campo terapeutico per le già appurate e riconosciute proprietà antidolorifiche: grazie alla sua azione analgesica la cannabis light porta a grandi benefici per l’inibizione della trasmissione neurale del dolore, amplificando di fatto il suo utilizzo anche per quanto riguarda i disturbi di natura autoimmune.

Il trattamento con il cannabidiolo è stato anche per disturbi di natura neurodegenerativa e psicologica.

Il suo aiuto in questa frangia terapeutica è dato innanzitutto dall’azione antipsicotica (l’esatto opposto dell’azione indotta dall’assunzione del THC). Il CBD si sta scoprendo sempre più rilevante se utilizzato nel trattamento di disturbi legati a schizofrenia: il meccanismo antipsicotico è, nonostante le ricerche, ancora un mistero, restano comunque i suoi benefici; nuovi studi hanno sottolineato i grandi vantaggi dell’utilizzo terapeutico del CBD per contrastare disturbi legati ad ansia sociale, il disturbo ossessivo-compulsivo e il disturbo da stress post traumatico: questo avviene grazie al suo effetto ansiolitico.

LA CANNABIS LIGHT E I SUOI BENEFICI CONTRO L’EPILESSIA

L’epilessia è riconosciuta universalmente in campo medico per essere uno dei disturbi più ostici da trattare, in quanto non di rado tende si rivela resistente a terapie farmacologiche e di difficile trattamento anche nei bambini,

Anche in questo caso, il CBD si è ritagliato un ruolo di spicco in quanto questo principio attivo, come anticipato, si è rivelato un ottimo aiuto contro i disturbi e le malattie neurodegenerative.

Secondo degli studi mirati, il cannabidiolo è in grado di contrastare gli effetti tossici del neuro glutammato e degli ossigeni radicali presenti nel cervello umano, impedendo quindi la morte delle cellule cerebrali.

GLI EFFETTI BENEFICI CONTRO DOLORI E INFIAMMAZIONI

Un’altra delle grandi proprietà del cannabidiolo è riuscire a incidere sull’organismo con la sua azione antiossidante, quantificata anche in maggiori proporzioni rispetto alle Vitamine C ed E. E’ infatti un’altra delle scoperte fondamentali quest’ultima, infatti il CBD ha visto incrementare il suo utilizzo anche nelle terapie per contrastare la Malattia di Alzheimer e il Morbo di Parkinson. Inoltre, altri recenti studi hanno indicato il CBD come un valido aiuto nel trattamento della sclerosi multipla: infatti, si sarebbe rivelato di buona efficacia nel contrasto di alcune delle sintomatologie della sclerosi quali dolore, incontinenza urinaria, disturbi del sonno, contrazioni muscolari e l’assunzione di cannabis light ha visto riconoscere anche la sua azione benefica nel trattamento dei dolori e delle infiammazioni derivate dall’artrite reumatoide.

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