CANNABIS LEGALE E ILLEGALE: IMPARIAMO A RICONOSCERE LE DIFFERENZE

Tabella dei Contenuti

Parlare di cannabis spesso e volentieri può risultare scomodo per più persone, un argomento tutt’oggi considerato tabù e ancora demonizzato, il perché è presto detto: disinformazione.

Sulla cannabis e le sue proprietà continuano a girare falsi miti e fake news che vanno di conseguenza a inficiare i giusti canali d’informazione sull’argomento in questione.

Allora, prima di addentrarci nello specifico delle proprietà e approfondire il discorso ad ampio raggio in merito a CBD e THC, partiamo con il primo quesito: esiste la cannabis legale e quella illegale? La risposta è, sì.

CANNABIS LEGALE E ILLEGALE: QUALI SONO LE DIFFERENZE

Di primo acchito una persona meno informata risponderebbe alla precedente domanda attraverso questa semplice equazione: cannabis = droga e quindi, in quanto droga, illegale. Ovviamente, non è assolutamente così.

Togliamoci il dente e iniziamo subito con la parentesi scomoda: cosa rende la cannabis, allo stato attuale delle cose, illegale?

La dicitura “droga” che accompagna la cannabis è reale, seppur in minima parte, in quanto rientra nell’elenco delle droghe leggere, ovvero quelle sostanze stupefacenti psicotrope ad azione minima, lieve o moderata.

Nonostante l’entità della sua azione sia, per l’appunto, minima, molte ricerche scientifiche hanno comunque confermato la psicoattività delle sue azioni ed effetti. Questo, porta quindi lo Stato a considerare la cannabis una sostanza stupefacente illegale.

Quest’ultimo punto però negli anni e soprattutto in Italia, è diventato un argomento di discussione estremamente dibattuto, con un esponenziale incremento delle proposte di legge per riconoscere la cannabis legale.

Al centro del discorso è finita proprio l’illegalità di un prodotto che giocoforza si ritrova a essere acquistato attraverso vie illecite, con il rischio reale, in questo caso, per la salute dell’ignaro compratore che usufruirà nella stragrande maggioranza dei casi di cannabis sintetica.

Tutto questo ancora oggi, come già accennato, alimenta oltremodo la circolazione di notizie per nulla attendibili e tanto meno veritiere; basti pensare solo all’Ottobre del 2021, poco dopo l’ufficialità della cannabis legale in Colorado negli USA, quando una vera e propria campagna mediatica di affossamento in merito all’utilizzo della Cannabis fu messa in atto.

Presunte notizie, riprese anche successivamente da quotidiani ed emittenti di tutto il mondo, sottolineavano l’incremento di overdosi da cannabis, addirittura oltre 40 certificate in Colorado solo al “Day One” della legalizzazione.

Agli inizi del 2022 invece, è arrivato dal Belgio l’allarme di un sinistro commercio di caramelle per bambini a base di “droga” (che poi sarà riconosciuta, ironia della sorte, essere cannabis).

Notizie ampiamente smentite, per non dire sbugiardate completamente.

Allora, cosa differenzia la cannabis legale da quella illegale? La quantità di THC e il CBD.

IL THC: CARATTERISTICHE, PROPRIETA’ E COME FUNZIONA

Il delta-9-tetraidrocannabinolo, conosciuto comunemente attraverso la sigla THC, è il principio attivo più conosciuto e di maggior rilevanza della cannabis.

È stato isolato per la prima volta nel 1964 da Rafael Mechoulam, Yechiel Gaoni e Habib Edery presso l’Istituto Weizmann.

Caratteristiche del THC

Il modo in cui appare se posto in forma solida e a temperature molto basse, è un solido cristallino di color rosato.

Presenta un aspetto vetroso e questa sua condizione può facilmente tramutarsi in liquida se posto a temperature decisamente più elevate: questo renderà il THC alquanto viscoso e appiccicoso.

Anche la sua solubilità in acqua è di base ridotta, al contrario aumenta se il THC è miscelato a solventi organici. Questo comporterà una mutazione della sua struttura in liquido oleoso; questo principio è alla base delle produzioni di preparati commerciali di cannabis legale.

Proprietà del THC

Il tetraidrocannabinolo è il principio attivo che ha il maggior impatto sulla targhettizzazione della cannabis come sostanza stupefacente; è infatti il principale responsabile chimico degli effetti psicoattivi derivati dall’uso di cannabis (la sensazione di “sballo”, per intenderci).

Proprio la sua riconosciuta azione psicoattiva è il grande oggetto di discussione e che in molti dei casi, frena il pensiero comune su un’eventuale legalizzazione.

Eppure, a conti fatti, sono più i pro che i contro riguardo l’assunzione, addentriamoci più nel dettaglio e scopriamo gli effetti collaterali (che mettono sull’attenti i più), ma soprattutto i grandi benefici del THC.

Come funziona il THC: benefici ed effetti collaterali.

Il THC agisce sui recettori dei cannabinoidi, attraverso azione diretta, concentrati nelle aree del cervello che interessano la percezione temporale, sensoriale, della memoria, del piacere, del pensiero e della coordinazione.

Questo è possibile in quanto la struttura chimica del tetraidrocannabinolo è molto simile alla struttura dell’anandamide.

L’anandamide è un endocannabinoide che interagisce con i recettori C1 e C2: è infatti naturalmente presente nel nostro organismo.

Attraverso la sua scoperta nel 1992, si è riusciti a osservare come questo endocannabinoide è in grado di emulare gli effetti dei composti psicoattivi appartenenti al THC della cannabis.

Questa azione ovviamente interessa nel quotidiano la capacità di influenzare in vario modo diversi aspetti che vanno dall’appetito alle variazioni dell’umore.

Come accennato, in conclusione è il THC a essere il principale fautore delle reazioni psicoattive date dall’assunzione della cannabis, ma molti studi, soprattutto di ricerca medica, hanno individuato come queste reazioni possono apportare grandi benefici per il trattamento sintomatico e psicologico di diverse patologie, alcune di queste anche attualmente sprovviste di un trattamento mirato e unico.

Come funziona il THC: i suoi effetti sull’organismo

Il grande punto di forza per spianare definitivamente la strada alla cannabis legale anche per uso ricreativo è senza ombra di dubbio la vasta gamma di effetti benefici apportati dall’assunzione.

Previa consultazione di uno specialista, l’assunzione di cannabis per uso medicinale diventa sempre più di un semplice trattamento sperimentale o alternativo: da tempo è ormai assiduamente utilizzata per la cura delle insonnie e per stimolare l’appetito nei soggetti anoressici e/o con difficoltà alimentari patologiche.

Inoltre, lo studio del THC per il trattamento di sintomatologie sta prendendo strada anche per i tumori e ha già ricevuto ampi consensi per l’alleviamento di molti sintomi dati dall’HIV oltre che nel trattamento di dolori e infiammazioni.

A oggi, la cannabis è utilizzata per il potenziale trattamento di sintomi nelle seguenti malattie o patologie:

  • Nausea e vomito in Chemioterapia
  • Stimolazione dell’appetito in Anoressia e AIDS
  • Riduzione degli spasmi in Sclerosi Multipla
  • Artrite Reumatoide
  • Traumi cerebrali / Ictus
  • Sindrome di Tourette
  • Epilessia
  • Cancro (cervello, seno, prostata, polmoni) / Leucemia

Gli effetti collaterali dati da un’alta assunzione di THC, come ad esempio ansia o tachicardia, in alcuni casi alterazione dei movimenti, sono controindicazioni dettate, per l’appunto, da un utilizzo spropositato e ingiustificato della sostanza soprattutto a scopi ricrativi; attualmente non sembrano esserci controindicazioni nell’assunzione della cannabis medicinale e nei farmaci cannabinoidi.

CANNABIS LEGALE: IL CBD È L’ASSO NELLA MANICA

Abbiamo detto poco sopra, che a fare la differenza per la cannabis legale è la quantità di THC, ma soprattutto il CBD.

Nella cannabis legale, infatti, la quantità di THC è al di sotto del minimo di attivazione per le reazioni psicoattive, esulando quindi dall’assunzione di una sostanza stupefacente, ma mantenendone comunque alcune delle reazioni chimiche grazie al suo secondo più importante principio attivo: il CBD.

Cos’è il CBD?

Il cannabidiolo, conosciuto con la sigla CBD, dicevamo, è il secondo principio attivo più conosciuto della cannabis sativa.

Infatti, è suo il 40% delle estrazioni di principi attivi dalla canapa sativa e col tempo questo dato è destinato solo ad aumentare: scopriamo il perché.

Il cannabidiolo è un principio attivo estremamente assimilabile dall’organismo umano, questo perché complice un primo processo di mutazione che lo priva totalmente della principale caratteristica del THC: la reazione psicoattiva.

Privo di questi effetti, mantiene comunque ben saldi molti altri tratti in comune con il tetraidrocannabinolo, in particolare gli effetti benefici sull’organismo.

Nel corso degli anni un numero sempre più crescente di studi ha messo in risalto le spiccate possibilità in campo medico anche del CBD.

Detiene a sua volta ottime qualità per il trattamento di molte patologie, alcune delle quali condivise con il THC, ed è sempre più un punto di forza nelle terapie antidolorifiche e in particolare in quelle per il cancro, oltre a fornire altrettanti ottimi risultati anche nello specifico trattamento delle sintomatologie dell’epilessia.

Inoltre, recenti studi hanno sottolineato anche le proprietà neuroprotettive di entrambi i principi attivi.

Questo si è rivelato un dato importantissimo per i potenziali trattamenti di malattie neurodegenerative come il Morbo di Parkinson o la malattia di Alzheimer, con una buonissima riuscita nel contrastare episodi di schizofrenia, depressione e ansia.

LA CANNABIS LEGALE IN COMMERCIO: QUALE SCEGLIERE

Se arrivati a questo punto, siete più che mai decisi di provare ad assumere la cannabis, allora proviamo a scoprire i prodotti, tutti tranquillamente reperibili negli appositi store ed e-commerce, per uso medico e ricreativo.

Per evitare di ripeterci ulteriormente, abbiamo imparato che il THC attraverso un trattamento mirato può assumere composizione e struttura oleosa.

L’olio di cannabis è un preparato ricreativo e medicinale derivato dalla spremitura a freddo dei semi, detiene le tipiche proprietà antinfiammatorie del THC e CBD ed è ottimo per i trattamenti cutanei; efficace quindi per trattare varie patologie topiche e atopiche della pelle quali eczemi, psoriasi e varie dermatiti.

Ricco di Vitamina E, B1 e B2, l’olio di cannabis si è rivelato efficace anche per contrastare le ipertensioni e in generale si è scoperto un vero toccasana per l’organismo.

La cannabis legale è assumibile naturalmente anche attraverso i più comuni metodi: può essere fumata, assunta tramite vaporizzazione (specialmente per scopi ricreativi) e anche assimilata attraverso il cibo.

Ognuna di queste opzioni si addice al consumatore e ognuna di queste è altrettanto funzionale allo scopo del consumatore, quindi, se siete curiosi di sapere quale tipo di cannabis legale fa per voi, non vi resta che provare e scoprirlo.

Mary crush è un marchio che vende cannabis legale di alta qualità. Vai a pagina negozio acquisti e acquista il tuo gusto preferito.

Condividi questo articolo
WhatsApp
Facebook
Telegram
Twitter
LinkedIn
Email